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Storia

Conserva ancora la topografia medioevale, traendo origine da un primitivo nucleo cristiano aggregatosi nelle adiacenze di un monastero di epoca lontana, fondato da monaci dipendenti dalla diocesi di Bobbio, in provincia di Piacenza. Il monastero si trovava in una località chiamata del Faldellino, tra la statale del Turchino e la sponda sinistra del torrente Stura. La comunità laica si dovette insediare invece sulla sponda destra del torrente, nella sottostante pianura, nell'attuale zona di San Colombano, ove fu eretta una cappella che, nonostante le numerose ristrutturazioni, si riconosce ancora di epoca alto-medioevale. Un primo centro abitato sorse con il nome di Bellum Fortium nel X secolo con lo spostamento della popolazione dal fondovalle, per occupare la zona del Castello. Successivamente, per motivi di sicurezza la popolazione abbandonò il fondovalle e la Chiesa di San Colombano servì solo come cimitero. Parte degli abitanti si stabilì sulla collina, nei pressi di costruzioni di difensive, ove attualmente è presente l'oratorio.

Nel 934, i re borgognoni d'Italia Ugo di Provenza e Lotario II, concessero questi fondi ad Aleramo del Monferrato. La concessione fu confermata nel 967 da Ottone I. In quell'epoca nei documenti ufficiali appare spesso il nome Bellum Fortium (Belforte), nome che richiama la fortificazione difensiva d questa vallata appenninica.

Dopo diverse vicende, in cui si inserì anche la Repubblica di Genova interessata ai transiti verso la Pianura Padana, Belforte Monferrato passò sotto il dominio dei Malaspina di Cremolino. Nel 1328, la zona ed il castello passa sotto gli Spinola di Genova. Nel 1539, muore Giambattista Spinola, ed il territorio passa ai Grimaldi fino al 1652, quando subentra come marchese Patrizio Cattaneo della Volta. I Cattaneo della Volta saranno gli ultimi signori di Belforte. il territorio passò sotto i Savoia fino all'unità d'Italia. Dal 1927 al 1947 Belforte venne accorpato al comune di Tagliolo Monferrato.